venerdì 6 dicembre 2013

Caro Babbo Natale...

Carissimo Babbo Natale,

una lettera da parte mia non l’hai ricevuta mai. E siccome io non sono mai stata tanto brava quanto in questo 2013, eccola qui tutta per te. Forse è un po’ prestino ma per mettere a posto tutto quello che ti chiederò, devo giocare d’anticipo.


Hey barbetta bianca, quanto sono stata buona? Dai, ripetilo insieme a me: “Sophie, sono fiero di te e realizzerò tutti i tuoi desideri”. Lo hai detto, non fare la carogna e non girarti dall’altra parte! Capisco che stiamo attraversando una particolarissima congiuntura economica e che la coperta è troppo corta, l’evasione è troppo alta, lo spread per fortuna si è abbassato, la Germania picchia duro, il valore dell’export potrebbe migliorare, i fondi di solidarietà europei non bastano per le emergenze di questo Paese, i paradisi fiscali sono troppo lontani. 



Continuo? Ma no, tu sai già tutto. Dove eravamo rimasti? Ah, sì, quindi, date le precedenti non chiedo oggetti (quelli me li compro da sola) ma opere di bene.

Hai afferrato il concetto? Se vuoi, te lo spiego meglio. Ho tutta una serie di desideri che non costano proprio nulla. Ma se ti dico, niente, significa proprio neanche un centesimo. Non devi, in soldoni, togliere a nessuno per dare a me. E poi tu sei Babbo Natale e non Robin Hood.

Quello che ti chiedo però vorrei che fosse a fondo perduto. Nel senso, tu lo concedi ma poi io non voglio sentirmi debitrice. Se nel 2014 deciderò di essere meno buona rispetto a questo anno appena trascorso, non devi passare a ritirarlo.

Allora, parcheggia un attimo le renne e mettiti comodo.


Ti faccio un breve elenco:

Vorrei che C. superasse il concorso
Vorrei che A. trovasse un po’ di serenità
Vorrei che F. facesse chiarezza
Vorrei che F.a mi chiamasse un po’ meno al telefono
Vorrei che a F. facessero un contratto dignitoso
Vorrei che C. trovasse quel posticino carino in cui realizzare i suoi sogni
Vorrei che G. e I. continuassero a volermi bene come nell’ultimo anno
Vorrei che il mio papà smettesse di pensare sempre a noi figli e si preoccupasse di più per la sua salute
Vorrei che la mia mamma la smettesse di pensare troppo

Vorrei che tutti si preoccupassero un po’ più per gli altri e meno per se stessi

Ed io?

Lo so che non c’è niente da fare per il mio unico desiderio: è troppo grande e impossibile per chiederti di realizzarlo. Magari qualcuno lo chiederà per me. Ecco, confido in questo!

Ci risentiamo il prossimo anno. Mettiti subito a lavoro e vedi di darmi retta. Mi accorgo, barbetta, se hai nicchiato su qualcosa.

La tua brava e buona

Sophie

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