lunedì 15 luglio 2013

Riflessioni pomeridiane

Ho trovato finalmente un attimo di pace. Ma, come spesso succede, non appena dichiarato, si scatenano le catastrofi peggiori. Mi auguro di smentirmi, almeno per questa volta.

Le ultime due settimane sono state di fuoco: lavoro, famiglia, casa, amici e impegni di ogni sorta.

Questa mattina in treno, di rientro dal week end, controllando il blog mi sono accorta che le visualizzazioni al post di Jan (facciamole un applauso scrosciante) hanno subito un’impennata. Poche parole, ben dette, semplici ma che hanno colpito la nostra attenzione. E allora, la riflessione è nata spontanea: abbiamo bisogno di affetto, di amore, di uno sguardo sincero, una pacca sulla spalla, di un abbraccio. E non importa chi sia a farlo, quel che importa è che sia vero, che provenga dal cuore. 

Un gesto che racchiude tante parole: ti sono vicino, ti capisco, ti vorrei aiutare, mi dispiace, vorrei fare di più, sono felice per te, ti voglio bene. Ed è così semplice allargare le nostre braccia e stringere forte qualcuno. 




La prima volta che ho incontrato il mio fidanzato, dopo mail, messaggi e tante parole, l’imbarazzo del primo appuntamento ha serrato le nostre bocche ma non le nostre braccia. Da quel momento non ci siamo più lasciati.

Ricordate, quando non trovate le parole, quando pensate di non sapere cosa fare, abbandonatevi a un lungo abbraccio.

Sophie

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